Come cucinare il riso basmati per abbassare l’indice glicemico

Il riso basmati, arrivato fino a noi dalla cucina orientale, è inconfondindibile con i suoi chicchi sottili. Caratterizzata da un sapore e da un profumo particolarmente aromatici, è apprezzato da chi ha bisogno di fare attenzione alla linea e non ha intenzione di rinunciare ai carboidrati per via del suo basso indice glicemico.

Premettendo sempre l’importanza di consultare il proprio nutrizionista di fiducia prima di mettere concretamente in atto cambiamenti relativi alla propria routine alimentare vediamo, nelle prossime righe, come cucinarlo per preservare ulteriormente questa sua proprietà. Preparati a dare una svolta ai tuoi piatti a base di riso e a dare il benvenuto a quell’equilibrio prezioso tra gusto e salute!

Chi ha la glicemia alta può mangiare il riso basmati?

Con un indice glicemico pari a 45, una media di gran lunga inferiore rispetto all’89 del riso tradizionale, il riso basmati è considerato adatto, salvo controindicazioni mediche, anche ai diabetici e a chi, in generale, ha problemi di glicemia alta. Come cucinarlo? Il segreto per valorizzare al massimo l’appena menzionata proprietà, essenziale per il benessere, è legato al fatto di sciacquarlo sotto l’acqua prima di procedere con la cottura effettiva.

Si tratta di uno step di massima importanza in quanto permette di eliminare l’eccesso di amido. Esiste anche un altro vantaggio da conoscere: grazie al passaggio pre cottura sotto l’acqua corrente, infatti, si possono rendere i chicchi maggiormente fragranti e compatti. Non allarmarti nel momento in cui vedrai l’acqua con la quale hai sciacquato il riso diventare torbida. Si tratta di una conseguenza normale, frutto dell’accumulo di amido.

Gli step successivi della preparazione

Dopo l’iniziale passaggio sotto l’acqua corrente, un approccio utile prevede il fatto di lasciare in ammollo in acqua fredda il riso per 10-20 minuti, step fondamentale per ottimizzare la resistenza dei chicchi. Grazie al passaggio appena menzionato, sarà possibile ridurre il rischio che si vadano a spezzare durante la cottura. Ecco altre indicazioni che devi conoscere se hai intenzione di cuocere il riso basmati preservando il suo basso indice glicemico:

  • Per un risultato ottimale, il consiglio è quello di mantenersi entro un rapporto tra acqua e riso pari a 1:1,5.
  • Fondamentale è che l’acqua assorbita in corso di cottura sia quantitativamente maggiore del riso.
  • Ricorda che esistono diversi metodi di cottura oltre alla bollitura.

Il riso basmati, se lo si desidera, può essere anche cotto al forno. Un’opzione molto apprezzata da chi sta particolarmente attento alla salute è la cottura al vapore. Chi, invece, vuole portare in tavola un riso particolarmente profumato, può optare per il metodo pilaf, che funziona per assorbimento. In generale, la preparazione è molto semplice!

Essenziale, però, è osservare alcuni accorgimenti oltre al passaggio preventivo sotto l’acqua corrente. Nel caso della bollitura, è opportuno optare per una pentola con fondo spesso. Se lo si cuoce in padella, preparando di fatto un risotto, rispetto alle situazioni in cui si procede con la bollitura l’acqua va aggiunta in una fase secondaria.

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