Come coltivare una pianta di cappero: ecco cosa devi fare, è semplicissimo

Sicuramente almeno una volta nella vita avrai assaggiato i capperi. Questi sono un ingrediente che viene spesso utilizzato, per il proprio gusto deciso, per insaporire vari piatti della nostra cucina. E’ il caso di alcune pizze. E’ comune ritrovare i capperi, di solito abbinati alle olive, anche in svariati piatti a base di pesce. A questo punto, sorge una domanda: hai mai visto una pianta di cappero?

Forse no. Ebbene, sappi che i capperi che si ritrovano comunemente al supermercato e nei nostri piatti, non sono altro che il frutto di una pianta endemica della zona mediterranea. Endemica significa che è tipica delle nostre zone. A questo punto potrebbe esserti venuta voglia di coltivare una pianta di cappero nel tuo orto. Scopriamo come fare per farla crescere al meglio!

Qualche informazione in più sulla pianta del cappero

Il cappero è chiamato in botanica Capparis spinosa, pianta perenne appartenente alla famiglia delle Capparaceae. Come accennato, è una pianta tipica del bacino del Mediterraneo che quindi è perfettamente adattata al clima del luogo. Si trova frequentemente su mura antiche delle città storiche e può arrivare a coprirne una grande area. Facci caso!

Sulle mura appare come un arbusto con rami lunghi e ricadenti verso il basso. Le foglie sono di un verde intenso e rotondeggianti. I fiori sono molto vistosi e di colore bianco. Da questi si sviluppa il frutto, ovvero il cappero che tutti conosciamo. La pianta può resistere al caldo e alla scarsità di acqua ma è sensibile al ristagno e all’umidità.

Come coltivare la pianta del cappero

Come per qualsiasi altra specie vegetale coltivabile, anche per la coltivazione della pianta del cappero è necessario rispettare il suo ciclo vitale, oltre a garantire un adeguato apporto di acqua e di nutrienti, se necessario. In generale, quindi, le operazioni come semina e raccolta dei frutti, dovranno essere effettuate nel periodo adatto. In particolare:

  • semina: in vaso o in campo, a partire da marzo
  • impianto: distanza tra le piantine di almeno un metro e mezzo
  • raccolta: a partire dall’estate dell’anno successivo

Essendo il cappero una pianta perenne, questa, a differenze di altre, può produrre per anni. Tuttavia, a partire dalla semina, per arrivare al pieno regime di produzione sarà necessario attendere almeno un anno. Rispetto ad altre tipologie di piante da orto, per il cappero è consigliata la semina, che deve essere effettuata a primavera.

In conclusione, la pianta del cappero è endemica dell’area mediterranea, dove cresce spontanea ma dove può anche essere coltivata, sia in vaso sia in campo. Trattandosi di una pianta perenne, la produzione di frutti può durare anni. La coltivazione è semplice e consiste in una prima fase di semina, un successivo distanziamento delle piantine e, infine, la raccolta dei frutti a partire dall’anno successivo.

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